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                     Pomeriggio con gli Alti & Bassi
              
             
                  L'intenzione iniziale era quella di prendere un caffè con 
                    alcuni componenti degli Alti&Bassi, al massimo mezz'ora 
                    di tempo ma la simpatia e l'entusiasmo che riescono a trasmettere 
                    hanno prolungato di molto la chiacchierata.  
                    A dire il vero il caffè è stato abbastanza lungo tanto da 
                    sfociare in qualche boccale di birra...  
                    Nel frattempo si è parlato di tutta la storia degli Alti&Bassi 
                    senza mai perdere l'esilarante ironia che caratterizza alcuni 
                    componenti nel commentare i vari episodi. 
                  COME NASCONO GLI ALTI BASSI? 
                    Giuseppe Moffa (Spedino): Nasce 
                    tutto per caso nel 1997 da un'idea mia e di Gianluca Rauso 
                    in occasione di un concorso per beneficenza che si teneva 
                    a Campobasso.Bisognava comporre e presentare un brano.Il nome 
                    del brano era "Quello che hai" che non abbiamo mai più riproposto. 
                    L'affiatamento è nato spontaneo anche perché siamo cresciuti 
                    con la musica. 
                  LA VOSTRA PRIMA USCITA IN PUBBLICO CON IL GRUPPO AL COMPLETO 
                    QUANDO È STATA? 
                    Spedino: Esattamente il 10 Aprile 
                    1998 presso il DRUM, un locale di Campobasso, in cui abbiamo 
                    proposto svariati pezzi che hanno segnato la storia del rock. 
                    Ricordo che abbiamo suonato brani degli Eagles, di Joe Cocker 
                    e la sigla dell’ indimenticabile Sandokan. 
                  IN QUELLA OCCASIONE AVETE PROPOSTO ANCHE ALCUNI LAVORI VOSTRI? 
                    Spedino: I brani erano "Rossella" 
                    e "Quello che hai". 
                  È STATO SOLO L'INIZIO PERCHÉ AVETE COMPOSTO TANTI ALTRI PEZZI... 
                    Spedino: Ormai nei concerti proponiamo 
                    esclusivamente brani composti da noi. 
                  CHI NEL GRUPPO SCRIVE I TESTI E CHI SI OCCUPA DELLA MUSICA? 
                    Gianluca Tramontano:Della musica 
                    si occupa Giuseppe, gli arrangiamenti li curiamo un pò tutti, 
                    i testi delle canzoni li scrivo io. 
                  GIANLUCA,TU STUDI FILOSOFIA, C'È QUALCHE FILOSOFO, AUTORE, 
                    SCRITTORE DA CUI PRENDI SPUNTO QUANDO SCRIVI? 
                    Gianluca Tramontano:Nessuno in particolare, però 
                    tengo presente sempre l'esistenza concreta, cosa che si delinea 
                    anche nei testi delle canzoni. 
                  QUALI SONO I TEMI PIÙ RICORRENTI E COSA SENTITE DI TRASMETTERE 
                    AI RAGAZZI CHE VI SEGUONO AI CONCERTI E CHE ASCOLTANO ABITUALMENTE 
                    LA VOSTRA MUSICA? 
                    Gianluca Tramontano: Prevalentemente 
                    le canzoni hanno ad oggetto il rapporto di coppia che viene 
                    trattato con varie sfumature a seconda dei punti di vista. 
                    Ad esempio  
                    spesso si delinea l'inadeguatezza del rapporto, la difficoltà 
                    ad accettare gli altri. 
                    Secondo me siamo troppo pigri per accettare gli altri. 
                    Quando suoniamo cerchiamo di trasmettere soprattutto tranquillità 
                    e scioltezza. 
                  QUALI SONO I BRANI PIÙ SIGNIFICATIVI? 
                    Gianluca Tramontano: Beh,"Rossella" che è il 
                    nostro primo brano ed è quello a cui siamo più legati, poi 
                    c'è "La Stanza" e l'ultimo "Sto tranquillo" 
                  IL GENERE MUSICALE A CUI VI SENTITE PIÙ VICINO? 
                    Spedino: Sicuramente tutta la nostra musica nasce 
                    dalla passione comune per il Blues, solo che scrivendo in 
                    italiano la cadenza della nostra lingua inevitabilmente attribuisce 
                    al brano una musicalità italiana, ma ripeto il nostro genere 
                    è il Blues anche se non mancano sonorità e ritmica Soul e 
                    Funk. 
                  IL BLUES ERA IL GENERE CANTATO DAGLI SCHIAVI AFRO-AMERICANI 
                    CON CUI MANIFESTAVANO LE LORO SOFFERENZE E I LORO DISAGI. 
                    POSSIAMO DIRE CHE E' UN GENERE POPOLARE. IN CHE MODO LA MUSICA 
                    TRADIZIONALE HA INFLUITO NELLA TUA CRESCITA ARTISTICA VISTO 
                    ANCHE LA TUA VENTENNALE PRESENZA AL "GRUPPO FOLK G. MOFFA."DI 
                    RICCIA? 
                    Spedino: Non credo che si notino delle influenze 
                    particolari di musica tradizionale. 
                    Ogni artista cerca di comunicare implicitamente o con atteggiamenti 
                    la propria personalità, il suo bagaglio culturale, musicale, 
                    emotivo così nei miei arrangiamenti ma soprattutto negli assoli 
                    non si possono non riscontrare anche sonorità popolari perché 
                    anche nel più nascosto vicolo del nostro cuore pulsa un ritmo 
                    popolare. 
                  PROGETTI PER IL FUTURO? 
                    Gianluca Tramontano:Ci siamo trasferiti 
                    a Roma per incrementare la nostra attività musicale proponendo 
                    i nostri lavori un ad una realtà molto più ampia rispetto 
                    a Campobasso. Nella nostra regione è praticamente impossibile 
                    crescere e migliorarsi poiché le opportunità che si presentano 
                    sono poche e di un livello medio basso. 
                    Spedino: La nostra aspirazione 
                    resta sempre un progetto discografico. 
                  ORMAI IN MOLISE SIETE UNO DEI GRUPPI PIÙ NOTI, UN PARERE 
                    SUI NUOVI GRUPPI E NUOVE TENDENZE CHE SI VANNO AFFERMANDO 
                    NELLA NOSTRA REGIONE. 
                    Spedino: Posso solo dire che studio 
                    musica da almeno 15 anni e mi sento totalmente immerso in 
                    essa per cui senza presunzione credo di essere in grado di 
                    comporre musica ma non mi sento assolutamente arrivato. La 
                    musica affascina un po’ tutti per questo ci sono tanti gruppi 
                    che suonano e si divertono solo che la maggior parte di loro 
                    sopravvaluta le proprie possibilità. 
                    Il problema grave è che il prodotto offerto nella nostra zona 
                    è di un livello mediocre, ma viene comunque recepito per ottimo 
                    non solo dagli ascoltatori ma anche dai promoter che dovrebbero 
                    impegnarsi di più per far crescere concorsi, rassegne e manifestazioni 
                    varie. Siamo tartassati dalla mediocrità, ma questo succede 
                    anche nel mondo televisivo e radiofonico. 
                  LA POLITICA SUSCITA IN VOI IN QUALCHE INTERESSE? 
                    Spedino: Nella nostra musica è assolutamente 
                    escluso ogni riferimento politico, poi ognuno pensa con la 
                    propria testa. 
                    Confondere la musica, che è qualcosa di così nobile, con la 
                    politica, che è nobile solo in teoria, è contrario al mio 
                    modo di essere e di pensare. 
                    Gianluca Tramontano: Fondamentale 
                    è l'uomo. 
                  LA SITUAZIONE PIÙ STRANA E GROTTESCA IN CUI VI SIETE TROVATI? 
                    Spedino: In occasione di un buffet 
                    elettorale in località Santo Stefano, provincia di Campobasso. 
                    Innanzi tutto ancora oggi non ho capito il motivo per cui 
                    chiamarono noi a suonare, poi fummo costretti a un volume 
                    talmente basso tipo radiolina da 10 watt. Non è tutto perché 
                    prima di suonare restammo chiusi in una sottospecie di cucinino 
                    costretti a mangiare una quantità indefinita di taccozze e 
                    fagioli accompagnate da tanto vino. 
                    Immaginate il seguito... 
                    In un'altra occasione suonammo in un noto pub di Campobasso, 
                    la serata andò bene solo che il conto della bevanda superò 
                    di molto il budget stabilito per la serata. Adesso siamo costretti 
                    ad inserire nei nostri contratti anche le bevande che consumiamo 
                    durante la serata. 
                  Un grazie agli Alti&Bassi per la disponibilità e per 
                    l'intenso pomeriggio trascorso insieme. 
                    Alla prossima. 
                  
                   
                    La festa delle Matricole alla Sapienza a Roma  
                     
                    Il Chitarrista Spedino  
                     
                    La Voce Gianluca Tramontano  
                     
                    Il Tastierista Salvatore  
                  
                   rosy 
                   
				
				  				
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